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Mariti amate le vostre mogli

 

 

 

E' vero la Parola di Dio ci dice che le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti, ma anche esorta i mariti, dal canto loro, ad amare le mogli ed a non "inasprirsi" contro di esse.

Infatti, la responsabilità del marito, come capo della moglie, lo rende terribilmente colpevole se egli, per il fatto che Dio lo ha posto come capo della famiglia, si dimentica che il suo Capo, Cristo "ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio" (1 Corinti 11:3), vuole che egli ami sua moglie e non gli permette di approfittare della sua posizione.

E' così facile accusare una moglie se le cose vanno male; è così facile dimenticare che la moglie rinunciò a tutto per divenire la compagna della sua vita, rinunciò al suo nome, alla sua casa.

E' così facile dimenticare quelle piccole cortesie, quelle piccole gentilezze, quelle attenzioni che hanno la loro importanza anche nella vita di una moglie cristiana, aiutandola ad essere una compagna felice e vera collaboratrice.

"Non vi inasprite", oh, se i mariti ricordassero più spesso questo comando del Signore!

"Non vi inasprite"  è la parola di Dio che ce lo dice e noi ne abbiamo certamente bisogno, poiché ci è così facile approfittare, a nostro vantaggio, di una persona su cui abbiamo una certa autorità.

Mariti, ricordatevi della promessa che avete fatto nel giorno del vostro matrimonio di amare vostra moglie, accettando esplicitamente o implicitamente di osservare la Parola del Signore.

Ha importanza relativa ciò che fa o non fa vostra moglie: in ogni caso Dio vi dice ancora: "non vi inasprite" contro di lei.

Non vi è dubbio che dovrete andare, forse, molto spesso al Signore in preghiera per essere capaci di osservare questo suo comando, ma è necessario che lo osserviate a tutti i costi!

"Il marito è il capo della moglie…" (Efesini 5:23) ed egli deve rispondere dei suoi atti dinanzi a Dio, nella sua qualità di capo della famiglia. Molti lasciano che la moglie sia il capo, ignorando così o disprezzando la Parola di Dio. Però lo stesso fatto che Dio lo ha fatto capo dovrebbe rendere il marito molto diligente nell'amare sua moglie e di trattarla con i dovuti riguardi.

Naturalmente questo non implica che il marito deve sempre fare la volontà della moglie per non dispiacerle poiché la responsabilità  della decisione spetta in ultima analisi al marito, e Dio rimproverò Adamo perché aveva ascoltato sua moglie, disobbedendo così al comando divino: "Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie ed hai mangiato del frutto dell'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita" (Genesi 3:17).

Al principio della creazione leggiamo nella Scrittura, Iddio li fece maschio e femmina. "Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne. Non più due, ma una stessa carne. Quello dunque che Dio ha congiunto l'uomo non lo separi" (Marco 10:6-9).

Se gli sposi cominciassero bene la loro vita matrimoniale, osservando, con il Suo aiuto, tutti i comandamenti di Dio che li riguardano particolarmente, quanti disastri familiari si potrebbero evitare, quante ansie, quanti dolori potrebbero essere risparmiati agli stessi sposi, ai loro parenti ed amici! Si, convinciamoci che anche in questo campo, come in tutti gli altri, le vie di Dio sono le migliori!

Infine si ricordino sempre gli sposi che al di sopra dell'amore reciproco e del rispetto che devono mostrare l'uno per l'altro, vi è l'amore verso Dio che deve avere il primo posto, anzi possiamo dire che non vi potrà mai essere tra loro vero amore se non vi è in entrambi amore verso Dio. Abbiamo parlato brevemente di "comandamenti" per sposi, ma anche per essi vale la Parola di Gesù: "Il Signore Iddio nostro è l'unico Signore: ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: ama il tuo prossimo come te stesso. Non v'è alcun altro comandamento maggiore di questi" (Marco 12:19-31).

 

                                                                                                      

                                                                                                               W. Moore

 

 

 

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