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Vita sei bella – Morte fai schifo!

 

 

E’ questo il titolo di un articolo apparso su di un  rotocalco di qualche tempo fa,  e che si riferisce alle parole pronunciate dal notissimo cantante C. V., quand’ebbe la percezione chiara che la vita stava per sfuggirgli.  E sono le stesse parole che i familiari vollero usare come epitaffio per la sua tomba.  Ed è triste,  perché esse evidenziano la condizione spirituale di un uomo che non aveva avuto tempo e volontà di interessarsi, fino a quel momento, del problema della morte.

Diciamo  questo non  perché non  condividiamo  l’attaccamento alla vita,  che anzi essa è veramente bella, in quanto è il più grande dono fatto da Dio all’uomo “ Dio il Signore formò l’uomo dalla polvere della terra,  gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente” (Genesi 2:7).  Ed è perciò anche che non siamo d’accordo con coloro che, a scopo con-solatorio e con dubbie espressioni poetiche, vorrebbero presentare la morte come un’ancella di Dio,  che viene a liberarci da una condizione di miseria e di sofferenza per introdurci nella glo-ria celeste. Non è scritto in alcun posto che la morte sia bella, anche se per il cristiano il tunnel della morte è rischiarato dalla speranza di resurrezione “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato,  ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”  e “Gesù le disse: ‘Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore,  vivrà;  e chiunque vive e crede in me,  non morirà mai.’” (Giovanni 11:25,26).

La Bibbia parla invece della morte come dell’ultimo nemico dell’uomo, che sarà distrutto all’apparizione di Colui che l’ha vinta per mezzo della croce: il nostro Signore Gesù Cristo “L’ultimo nemico che sarà distrutto,  sarà la morte”  (1 Corinzi 15:26)  “Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità  e questo mortale avrà rivestito  immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:  ‘La morte è stata  sommersa  nella vittoria.  O  morte, dov’è la tua vittoria?  O morte dov’è il  tuo dardo?’  Ora il dardo della morte è  il peccato,  e la forza del peccato è la legge;  ma ringraziato sia  Dio  che ci dà la vittoria per  mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi,  incrollabili,  sempre abbondanti  nell’opera del  Signore,  sapendo che  la vostra  fatica non è vana nel Signore”  (1 Corinzi 15:54-58).

Siamo stati rattristati  perciò di aver  dovuto ascoltare  queste parole da un uomo celebre e per molti versi anche di animo generoso, che per tutta la vita o quasi non ha fatto altro che cantare dell’amore,  e che  non ha mai  conosciuto  l’Amore  vero,  l’unico amore che salva e che dura, quello di  Dio per la Sua  creatura e di  Cristo  per il peccatore!  “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).  Che ha  apprezzato la vita  solo per la parte relativa ai godimenti ed alla gloria di questo mondo, ma non riguardo alla bellezza della redenzione e della comunione col Cristo  “…io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”  (Gio-vanni 10:10), “… ed io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre” (Giovanni 14:16), “E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. Chi ha il Figlio ha la vita;  chi non ha il Figlio di Dio,  non ha la vita” (1 Giovanni 5:11,12).

Ma non è tutto perché l’articolo a cui ci stiamo riferendo  continua parlando di una profanazione di quella tomba. Ignoti vandali (ragazzacci,  si pensa), introdottisi nel cimitero, hanno asportato dalla lapide le lettere formanti la seconda parte  dell’epitaffio;  intendendo così probabilmente, togliere spazio alla morte: “che fa schifo”  e  lasciarlo alla sola parte dell’esclamazione del cantante, esaltante la vita: “che è bella”.

Altro segno di ignoranza (e quanta ce n’è tra questo popolo tanto  religioso e clericale!) e d’importanza! Perché la morte non può essere debellata né col disprezzo, né con ldisperazione, né con le onoranze  funebri e neppure con lo scalpello,  nel  tentativo macabro e stupido di cancellarne le orme.

La  Bibbia  afferma che  “il salario del peccato è la morte,  ma il dono di Dio è la vita eterna (Romani 6:23) e che  “Cristo ha distrutto la morte ed ha prodotto in luce la vita l’immortalità mediante l’Evangelo” (2 Timoteo 1:10).

Così che solo chi crede in Cristo ha Vita Eterna e potrà cantare un giorno, unito alle schiere degli angeli e dei risorti,  per mezzo di Lui: O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno dov’è la tua vittoria?” (1 Corinzi 15:55).

Esaltare la vita e disprezzare la morte non serve a nulla!  Ciò che conta è credere in  Cristo ed accettarlo come personale Salvatore, mentre vi è tempo  “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:36).

Lettore pensaci! 

 

C. Monetti

 

 

 

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