Brevi meditazioni bibliche        da Cristiani Oggi  

  

                                                                              di F. Davide Scianna

 

 

 

 

Sempre più sordi

 

            

“Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l’uomo possa dire, l’occhio non si sazia mai di vedere o l’orecchio non è mai stanco di udire”

(Ecclesiaste 1:8)

 

 

Che l’orecchio non si stanchi mai di udire, è un fatto assodato. L’uomo da sempre è attratto da tutto ciò che l’orecchio può percepire, e non si tratta soltanto di parole, e considera questo suo senso come di valore immenso. Infatti, se il cieco suscita sempre un’immediata compassione, il sordo, o comunque chi non riesce a sentire con chiarezza, provoca al massimo ironia, se non addirittura fastidio esplicito.

 

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Una sintonia importante

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C’è una sintonia importante tra l’orecchio e l’occhio, sintonia che può portare beneficio alla salute ed alla vita dell’uomo. Le funzioni dei due sensi dell’udito e della vista, completandosi a vicenda, determinano il buon andamento della vita d’ogni giorno.

Secondo la Bibbia, venendo a mancare l’udito spirituale, la capacità cioè di ascoltare la Parola di Dio e praticarla, invece dell’armonia, nell’uomo si crea un disordine morale e spirituale: “Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ha visto” (Giobbe 42:5).

Quelli che sono più toccati dalla sordità sono i giovani, perché per loro il rumore è sintomo di divertimento. Come ha affermato qualcuno, essi ricercano “una serie di input sonori che non è solo imposta dall’ambiente di lavoro o da quello dove si trovano immersi normalmente, ma che viene cercata a scopo di piacere e di divertimento”. E’ stato rilevato “un abbassamento notevole delle funzioni uditive tra l’undici per cento degli studenti che vanno dai 16 ai 18 anni. I nostri test hanno permesso di constatare una serie di traumi cronici, legati a quanto sembra, all’ascolto della musica a tutto volume e per periodi prolungati. Anche i walkman, per la loro facilità d’impiego, espongono a questi abusi pericolosi”.

Anticamente Dio parlava al Suo popolo invitandolo ad ascoltare la Sua voce, come indice che l’orecchio percepisce e sta attento al parlare di Dio, attitudine indispensabile per chi ama il Signore e vuole fare la Sua volontà: “Porgete orecchio, e date ascolto alla mia voce! State attenti, ed ascoltate la mia parola!” (Isaia 28:23).

Coloro che hanno il desiderio di ascoltare la voce di Dio, trovano aiuto e soccorso da parte del Signore, affinché rumori e parole strane non impediscano di udire la Sua voce: “Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola che è stanco. Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti, come ascoltano i discepoli. Il Signore, Dio, mi ha aperto l’orecchio ed io sono stato ribelle, non mi sono tirato indietro” (Isaia 50:4,5).

 

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Un effetto benefico

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“Secondo molte statistiche, la funzione uditiva di numerosi adolescenti verrebbe invecchiata di una ventina di anni, il che è preoccupante”. Se l’orecchio spirituale invecchia prima del tempo, la capacità di udire viene meno, con conseguenze dannose per la vita spirituale.

L’uomo ha bisogno di udire per la completa armonia della sua vita, ha bisogno di udire la Parola di Dio per l’armonia del suo spirito e dell’anima sua. Infatti l’ascolto della Parola di Dio porta armonia a tutto il nostro essere: “Poi mi disse: figlio d’uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò, ed ascoltale con le tue orecchie” (Ezechiele 3:10).  Abbiamo osservato fenomeni d’affaticamento nella metà dei casi, un affaticamento che si manifesta, spesso, con la sensazione dell’orecchio “cotonoso” ed anche con fischi che non scompaiono che nelle ore e nei giorni successivi.

L’uomo è attirato dal piacere di udire solo quelle cose delle quali pensa che arrechino un certo piacere. Il più delle volte, pur sentendo bene, si ottura le orecchie per non udire, specialmente la Parola di Dio: “Ma essi rifiutarono di fare attenzione, opposero una spalla ribelle, e si tapparono gli orecchi per non udire” (Zaccaria 7:11). Per le cose che riguardano Dio, l’uomo si trasforma in un “finto sordo” otturandosi gli orecchi: “Chi ha orecchi ascolti” (Apocalisse 2:7).

Non a tutti piace udire la Parola di Dio, ma Gesù chiama beato chi ode, perché è importante udire, prima d’ogni cosa, la Sua Parola, la Sua voce.

I decibel sono troppi, i concerti rock sono a rischio, le discoteche e le cuffie, sono ,messi in causa. Il volume troppo alto di radio e televisione, il fracasso della vita, tutto influisce e l’udito invecchia prima. Cosa c’è nella vita spirituale dell’uomo che impedisce di percepire la Parola di Dio? “E si adempie in loro la profezia di Isaia che dice: ‘Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d’orecchie ed hanno chiuso gli occhi, per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi, e di comprendere col cuore e di convertirsi, perché io li guarisca’. Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; ed i vostri orecchi, perché odono” (Matteo 13:14-16).

 

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Il desiderio del Signore

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Il Signore desidera che udiamo bene, non facciamo i sordi, o i finti sordi, andiamo a Gesù che ci chiama, andiamo a Lui, non udiamo la Sua voce?

 “Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire…Per i credenti c’è sempre speranza se “chi ha orecchi” ascolta “ciò che lo Spirito dice alle chiese” (Apocalisse 2:7).

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                               

di  F. Davide Scianna

Pubblicato da Cristiani Oggi

 

 

 

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